ANACIDOL 20 COMPRESSE MASTICABILI TUBO
Anacidol 20 compresse masticabili tubo
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Disponibilità: In riassortimento
Disponibilità: Disponibile online Farmacia Orientale Via Torti 128R
- Minisan del prodotto: 020497032
€6,90
DENOMINAZIONE
ANACIDOL COMPRESSE MASTICABILI
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antiacidi.
ANACIDOL COMPRESSE MASTICABILI
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antiacidi.
...
PRINCIPI ATTIVI:
Alluminio idrossido gel secco 300 mg; magnesio idrossido 100 mg; dimetilpolisilossano 40 mg; latte magro in polvere 1.100 mg.
ECCIPIENTI
Saccarosio, sorbitolo, talco, magnesio stearato, aroma caramel.
INDICAZIONI
Gastralgie, ipercloridrie, bruciore gastrico, aerofagia.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDARI
Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Controindicato in eta' pediatrica. Forme gravi di Insufficienza renale.
POSOLOGIA
Per l'ampio margine di tollerabilita' non vi sono limitazioni rigorose di dosaggio. La posologia media consigliata e' di 2 compresse due o piu' volte al giorno, ai pasti e al momento dell'insorgenza dei dolori. Le compresse vanno masticate o sciolte lentamente in bocca.
CONSERVAZIONE
Non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
AVVERTENZE
L'idrossido di magnesio ed altri sali di magnesio possono causare in pazienti con insufficienza renale depressione del sistema nervoso centrale ed altri sintomi di ipermagnesiemia. Nei pazienti con insufficienza renale i livelli plasmatici di alluminio e magnesio tendono ad aumentare. In questi pazienti, lunghe esposizioni ad alte dosi di sali di alluminio e magnesio possono condurre a encefalopatie, demenza, anemia microcitica o al peggioramento di osteomalacia da dialisi. In questi pazienti deve essere evitato l'uso prolungato del medicinale. L'idrossido di alluminio tende a modificare la biodisponibilita' della tetraciclina riducendone l'assorbimento a livello gastroenterico. Bisogna tenere presente che gli antacidi potrebbero mascherare i sintomi dovuti a sanguinamento interno secondario a trattamento con medicinali antinfiammatori. Come altri prodotti a base di alluminio, il medicinale puo' avere un effetto astringente e causare costipazione. Ad alte dosi puo' causare ostruzione intestinale. In caso di diete povere di fosforo, tenere presente che l'alluminio idrossido puo' causare carenza di fosforo (ipofosfatemia). L'alluminio idrossido potrebbe non essere sicuro in pazienti affetti da porfiria sottoposti ad emodialisi. Le compresse contengono saccarosio: di cio' si tenga conto in pazienti diabetici o in pazienti che seguano regimi dietetici ipocalorici. Per la presenza di saccarosio i pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, di malassorbimento di glucosio-galattosio o di insufficienza di saccarosio isomaltasi non devono assumere il medicinale.
INTERAZIONI
L'uso contemporaneo di chinidina puo' determinare l'aumento dei livelli di chinidina nel siero e portare a sovradosaggio di chinidina. L'utilizzo contemporaneo di alluminio idrossido e citrati puo' portare and un aumento dei livelli di alluminio, particolarmente nei pazienti con insufficienza renale. L'idrossido di alluminio tende a modificare la biodisponibilita' della tetraciclina riducendone l'assorbimento a livello gastroenterico. L'uso di antiacidi contenenti alluminio puo' ridurre l'assorbimento di H2-antagonisti, atenololo, clorochina, tetracicline, diflunisal, digoxina, bisfosfonati, etambutolo, fluorochinoloni, fluoruro di sodio, glucocorticoidi, indometacina, isoniazide, kayexalate, ketoconazolo, lincosamidi, metoprololo, neurolettici fenotiazinici, penicillamine, propranololo, sali di ferro. Lasciar trascorrere almeno due ore (4 per i fluorochinoloni), prima di assumere il farmaco per evitare l'interazione con gli altri farmaci.
EFFETTI INDESIDERATI
Occasionalmente, in seguito ad uso eccessivo, possono presentarsi diarrea o costipazione.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Usare solo in caso di necessita' dopo aver valutato il beneficio atteso per la madre in rapporto al possibile rischio per il feto o per il lattante.
Alluminio idrossido gel secco 300 mg; magnesio idrossido 100 mg; dimetilpolisilossano 40 mg; latte magro in polvere 1.100 mg.
ECCIPIENTI
Saccarosio, sorbitolo, talco, magnesio stearato, aroma caramel.
INDICAZIONI
Gastralgie, ipercloridrie, bruciore gastrico, aerofagia.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDARI
Ipersensibilita' ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Controindicato in eta' pediatrica. Forme gravi di Insufficienza renale.
POSOLOGIA
Per l'ampio margine di tollerabilita' non vi sono limitazioni rigorose di dosaggio. La posologia media consigliata e' di 2 compresse due o piu' volte al giorno, ai pasti e al momento dell'insorgenza dei dolori. Le compresse vanno masticate o sciolte lentamente in bocca.
CONSERVAZIONE
Non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
AVVERTENZE
L'idrossido di magnesio ed altri sali di magnesio possono causare in pazienti con insufficienza renale depressione del sistema nervoso centrale ed altri sintomi di ipermagnesiemia. Nei pazienti con insufficienza renale i livelli plasmatici di alluminio e magnesio tendono ad aumentare. In questi pazienti, lunghe esposizioni ad alte dosi di sali di alluminio e magnesio possono condurre a encefalopatie, demenza, anemia microcitica o al peggioramento di osteomalacia da dialisi. In questi pazienti deve essere evitato l'uso prolungato del medicinale. L'idrossido di alluminio tende a modificare la biodisponibilita' della tetraciclina riducendone l'assorbimento a livello gastroenterico. Bisogna tenere presente che gli antacidi potrebbero mascherare i sintomi dovuti a sanguinamento interno secondario a trattamento con medicinali antinfiammatori. Come altri prodotti a base di alluminio, il medicinale puo' avere un effetto astringente e causare costipazione. Ad alte dosi puo' causare ostruzione intestinale. In caso di diete povere di fosforo, tenere presente che l'alluminio idrossido puo' causare carenza di fosforo (ipofosfatemia). L'alluminio idrossido potrebbe non essere sicuro in pazienti affetti da porfiria sottoposti ad emodialisi. Le compresse contengono saccarosio: di cio' si tenga conto in pazienti diabetici o in pazienti che seguano regimi dietetici ipocalorici. Per la presenza di saccarosio i pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, di malassorbimento di glucosio-galattosio o di insufficienza di saccarosio isomaltasi non devono assumere il medicinale.
INTERAZIONI
L'uso contemporaneo di chinidina puo' determinare l'aumento dei livelli di chinidina nel siero e portare a sovradosaggio di chinidina. L'utilizzo contemporaneo di alluminio idrossido e citrati puo' portare and un aumento dei livelli di alluminio, particolarmente nei pazienti con insufficienza renale. L'idrossido di alluminio tende a modificare la biodisponibilita' della tetraciclina riducendone l'assorbimento a livello gastroenterico. L'uso di antiacidi contenenti alluminio puo' ridurre l'assorbimento di H2-antagonisti, atenololo, clorochina, tetracicline, diflunisal, digoxina, bisfosfonati, etambutolo, fluorochinoloni, fluoruro di sodio, glucocorticoidi, indometacina, isoniazide, kayexalate, ketoconazolo, lincosamidi, metoprololo, neurolettici fenotiazinici, penicillamine, propranololo, sali di ferro. Lasciar trascorrere almeno due ore (4 per i fluorochinoloni), prima di assumere il farmaco per evitare l'interazione con gli altri farmaci.
EFFETTI INDESIDERATI
Occasionalmente, in seguito ad uso eccessivo, possono presentarsi diarrea o costipazione.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Usare solo in caso di necessita' dopo aver valutato il beneficio atteso per la madre in rapporto al possibile rischio per il feto o per il lattante.