LASONIL ANTINFIAMM 20 COMPRESSE 220MG
Lasonil antinfiamm 20 compresse 220mg
Disponibilità:
Disponibilità: In riassortimento
Disponibilità: Disponibile online Farmacia Orientale Via Torti 128R
- Minisan del prodotto: 032790026
€10,35
DENOMINAZIONE
LASONIL ANTINFIAMMATORIO E ANTIREUMATICO 220 MG COMPRESSE RIVESTITE CO
N FILM
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Farmaci antiinfiammatori ed antireumatici non steroidei.
...
PRINCIPI ATTIVI:
Naprossene.
ECCIPIENTI
Cellulosa microcristallina, povidone K 30, talco, magnesio stearato. F
ilm di rivestimento: Opadry Blue YS 1-4215.
INDICAZIONI
Trattamento sintomatico di mal di testa, mal di schiena, dolori artico
lari e muscolari, mal di denti e malattie da raffreddamento. E' inoltr
e indicato contro i dolori mestruali e i dolori di minore entita' nell
'artrite.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDAR
Ipersensibilita' al principio attivo, o ad uno qualsiasi degli eccipie
nti elencati; anamnesi di asma, orticaria o reazioni di tipo allergico
in seguito all'assunzione di acido acetilsalicilico o altri analgesic
i, antipiretici, antinfiammatori non-steroidei; insufficienza renale d
i grado severo (clearance della creatinina inferiore a 20 ml/min); ins
ufficienza cardiaca di grado severo; cirrosi epatica e epatiti gravi;
in corso di terapia intensiva con diuretici; ulcera gastrica e duodena
le; soggetti con emorragia in atto o a rischio di emorragia; in corso
di trattamento con anticoagulanti in quanto ne sinergizza l'azione; gr
avidanza e allattamento; adolescenti al di sotto dei 16 anni; storia d
i emorragia gastrointestinale o perforazione relativa a precedenti tra
ttamenti attivi o storia di emorragia/ulcera peptica ricorrente (due o
piu' episodi distinti di dimostrata ulcerazione o sanguinamento).
POSOLOGIA
Modo di somministrazione: la compressa rivestita con film deve essere
assunta per via orale con un bicchiere d'acqua, a stomaco pieno. Adult
i e adolescenti al di sopra dei 16 anni: 1 compressa ogni 8 - 12 ore.
E' possibile che si abbia maggiore beneficio iniziando con 2 compresse
seguite da 1 compressa ogni 12 ore, secondo necessita'. La dose massi
ma giornaliera e' di 3 compresse. Gli effetti indesiderati possono ess
ere ridotti utilizzando la dose minima efficace, per la durata piu' br
eve possibile di trattamento per controllare i sintomi. Non usare per
piu' di 7 giorni per il trattamento sintomatico del dolore e per piu'
di 3 giorni per le malattie da raffreddamento senza controllo medico.
Anziani: utilizzare il minimo dosaggio. Pazienti con insufficienza ren
ale, epatica o cardiaca: in pazienti con insufficienza renale e/o card
iaca e/o grave insufficienza epatica puo' essere necessaria una riduzi
one del dosaggio. Popolazione pediatrica: la sicurezza e l'efficacia n
ei bambini al di sotto dei 16 anni non sono state ancora stabilite.
CONSERVAZIONE
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dal
la luce.
AVVERTENZE
Il prodotto non e' indicato per i dolori del tratto gastrointestinale.
L'uso del farmaco deve essere evitato in concomitanza di FANS, inclus
i gli inibitori selettivi della COX-2. Gli effetti indesiderati posson
o essere ridotti al minimo con l'uso della piu' bassa dose efficace pe
r la piu' breve durata possibile di trattamento che occorre per contro
llare i sintomi. Reazioni anafilattiche/anafilattoidi: gli analgesici,
antipiretici, antinfiammatori non-steroidei possono causare reazioni
di ipersensibilita', potenzialmente fatali, comprese quelle di tipo an
afilattico (anafilattoide), anche in soggetti senza precedenti di iper
sensibilita' in seguito a esposizione a questo tipo di farmaci. Queste
reazioni possono presentarsi in soggetti con storia di angioedema, al
terata reattivita' bronchiale (asma), rinite, poliposi nasale, patolog
ie allergiche, patologie respiratorie croniche o sensibilita' all'acid
o acetilsalicilico. Questo puo' accadere anche in pazienti che manifes
tano reazioni allergiche (reazioni cutanee, orticaria) al naprossene o
ad altri FANS. Dopo somministrazione di analgesici, antipiretici, ant
infiammatori non-steroidei e' possibile il peggioramento dell'asma. Le
reazioni anafilattoidi, come l'anafilassi, possono avere esito fatale
. Reazioni cutanee: gravi reazioni cutanee alcune delle quali fatali,
includenti dermatite esfoliativa, sindrome di Stevens-Johnson e necrol
isi epidermica tossica, sono state riportate molto raramente in associ
azione con l'uso dei FANS. Nelle prime fasi della terapia i pazienti s
embrano essere a piu' alto rischio: l'insorgenza della reazione si ver
ifica nella maggior parte dei casi entro il primo mese di trattamento.
Interrompere il farmaco alla prima comparsa di rash cutaneo, lesioni
della mucosa o qualsiasi altro segno di ipersensibilita'. Anziani: han
no un aumento della frequenza di reazioni avverse ai FANS, specialment
e emorragie e perforazioni gastrointestinali, che possono essere fatal
i. Emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perforazione: durante il
trattamento con tutti i FANS, in qualsiasi momento, con o senza sinto
mi di preavviso o precedente storia di gravi eventi gastrointestinali,
sono state riportate emorragia gastrointestinale, ulcerazione e perfo
razione, che possono essere fatali. Negli anziani e in pazienti con st
oria di ulcera, soprattutto se complicata da emorragia o perforazione,
il rischio di emorragia gastrointestinale, ulcerazione o perforazione
e' piu' alto con dosi aumentate di FANS. Questi pazienti devono inizi
are il trattamento con la piu' bassa dose disponibile. L'uso concomita
nte di agenti protettori (misoprostolo o inibitori di pompa protonica)
deve essere considerato per questi pazienti e anche per pazienti che
assumono basse dosi di acido acetilsalicilico o altri farmaci che poss
ono aumentare il rischio di eventi gastrointestinali. Pazienti con sto
ria di tossicita' gastrointestinale, in particolare anziani, devono ri
ferire qualsiasi sintomo gastrointestinale inusuale (soprattutto emorr
agia gastrointestinale) in particolare nelle fasi iniziali del trattam
ento. Cautela deve essere prestata ai pazienti che assumono farmaci co
ncomitanti che possono aumentare il rischio di ulcerazione o emorragia
, come corticosteroidi orali, anticoagulanti come warfarin, inibitori
selettivi del reuptake della serotonina o agenti antiaggreganti come l
'acido acetilsalicilico. Quando si verifica emorragia o ulcerazione ga
strointestinale in pazienti che assumono il farmaco sospendere il trat
tamento. I FANS devono essere somministrati con cautela nei pazienti c
on una storia di malattia gastrointestinale (colite ulcerosa, morbo di
Crohn) poiche' tali condizioni possono essere esacerbate. Ritenzione
di sodio e liquidi in patologie cardiovascolari e edema periferico: ca
utela e' richiesta prima di iniziare il trattamento nei pazienti con a
namnesi positiva per ipertensione e/o insufficienza cardiaca poiche' i
n associazione al trattamento con i FANS sono stati riscontrati ritenz
ione di liquidi, ipertensione ed edema. Effetti cardiovascolari e cere
brovascolari: studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'u
so di coxib e di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per tratt
amenti di lunga durata) puo' essere associato ad un modesto aumento de
l rischio di eventi trombotici arteriosi. Sebbene alcuni dati suggeris
cano che l'uso di naprossene (1000 mg/die) possa essere associato ad u
n piu' basso rischio, un certo rischio non puo' essere escluso. Non ci
sono dati sufficienti relativamente agli effetti della bassa dose di
naprossene da 220 a 660 mg per arrivare a precise conclusioni su possi
bili rischi trombotici. Effetti epatici: gravi reazioni a livello epat
ico, inclusi ittero ed epatite (di cui alcuni casi fatali) sono stati
riportati con l'uso di naprossene sodico o di altri antinfiammatori no
n steroidei. E' stata inoltre segnalata reattivita' crociata. Fertilit
a': l'uso del farmaco e' sconsigliato nelle donne che intendano inizia
re una gravidanza a causa di effetti sull'ovulazione, reversibili all'
interruzione del trattamento. La somministrazione del medicinale deve
essere sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilita' o che si s
ottopongono a indagini sulla fertilita'. I soggetti con disturbi della
coagulazione, devono essere attentamente controllati poiche' il napro
ssene inibisce l'aggregazione piastrinica e puo' prolungare il tempo d
i sanguinamento. Nel caso di insufficienza epatica, il trattamento con
comitante con altri farmaci, come altri analgesici, steroidi o terapia
diuretica intensiva, od in caso di precedenti effetti indesiderati co
n analgesici, antipiretici ed antinfiammatori non-steroidei, il prodot
to va somministrato con cautela. Una compressa contiene circa 20 mg di
sodio.
INTERAZIONI
>>Interazioni con altri medicinali. Ciclosporina: con l'utilizzo conco
mitante di ciclosporina la concentrazione di quest'ultima puo' essere
aumentata, aumentandone il rischio di nefrotossicita'. Litio: possono
essere aumentati i livelli di litio, che puo' indurre nausea, polidips
ia, poliuria, tremori e confusione. Metotressato: l'utilizzo del farma
co in concomitanza con metotressato (a dosi superiori a 15 mg/settiman
a) puo' portare ad un aumento delle concentrazioni di metotressato, co
n aumento del rischio di tossicita' di questa sostanza. FANS: non somm
inistrare il medicinale in associazione con farmaci a base di naprosse
ne, acido acetilsalicilico o altri analgesici, antipiretici, antinfiam
matori per aumento del rischio di sanguinamento gastrointestinale. Cor
ticosteroidi: aumento del rischio di ulcerazione o emorragia gastroint
estinale. Anticoagulanti: i FANS possono aumentare gli effetti degli a
nticoagulanti come il warfarin (aumento del tempo di protrombina e dim
inuita aggregazione piastrinica). Agenti antiaggreganti e inibitori se
lettivi del reuptake della serotonina (SSRIs): aumento del rischio di
emorragia gastrointestinale. Il naprossene diminuisce l'aggregazione p
iastrinica e prolunga il tempo di emorragia. Di questo si deve tenere
conto quando viene determinato il tempo di emorragia. Diuretici, ACE i
nibitori e antagonisti dell'angiotensina II: i FANS possono ridurre l'
effetto dei diuretici e di altri farmaci antiipertensivi. In alcuni pa
zienti con funzione renale compromessa (per esempio pazienti disidrata
ti o pazienti anziani con funzione renale compromessa) la co-somminist
razione di un ACE inibitore o di un antagonista dell'angiotensina II e
di agenti che inibiscono il sistema della ciclo- ossigenasi puo' port
are ad un ulteriore deterioramento della funzione renale, che comprend
e una possibile insufficienza renale acuta, generalmente reversibile.
Queste interazioni devono essere considerate in pazienti che assumono
il farmaco in concomitanza con ACE inibitori o antagonisti dell'angiot
ensina II. Quindi, la combinazione deve essere somministrata con caute
la, specialmente nei pazienti anziani. I pazienti devono essere adegua
tamente idratati e deve essere preso in considerazione il monitoraggio
della funzione renale dopo l'inizio della terapia concomitante. Nell'
impiego a breve termine non sono da attendersi interazioni clinicament
e significative con i seguenti medicinali: antiacidi; antidiabetici; i
dantoinici; probenecid; zidovudina. Interazioni con gli alimenti: la v
elocita' di assorbimento del naprossene puo' essere rallentata dalla c
ontemporanea assunzione di cibo. Interferenza con esami di laboratorio
: il naprossene sodico interferisce con le analisi dei 17-chetosteroid
i e dell'acido 5-indolacetico urinari.
EFFETTI INDESIDERATI
Patologie cardiache/patologie vascolari: in associazione al trattament
o con i FANS sono stati riportati edema, ipertensione e insufficienza
cardiaca. Studi clinici e dati epidemiologici suggeriscono che l'uso d
ei coxib e di alcuni FANS (specialmente ad alti dosaggi e per trattame
nti di lunga durata) puo' essere associato ad un modesto aumento del r
ischio di eventi trombotici arteriosi (per es. infarto del miocardio o
ictus). Patologie gastrointestinali: gli eventi avversi piu' comuneme
nte osservati sono di natura gastrointestinale. Possono verificarsi ul
cere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fat
ale, in particolare negli anziani. Dopo somministrazione del farmaco s
ono stati riportati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione
, dispepsia, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerativ
e, esacerbazione di colite e morbo di Crohn. Meno frequentemente sono
state osservate gastriti. Patologie della cute e del tessuto sottocuta
neo: reazioni bollose includenti sindrome di Stevens Johnson e necroli
si epidermica tossica (molto raramente). Il medicinale provoca un mode
sto aumento transitorio, dose dipendente, del tempo di sanguinamento.
Tuttavia questi valori spesso non superano il limite superiore dell'in
tervallo di riferimento. Nell'elenco seguente sono riportati gli effet
ti indesiderati osservati con medicinali a base di naprossene e napros
sene sodico. La frequenza dei possibili effetti indesiderati elencati
di seguito viene definita usando la seguente convenzione: molto comune
(>=1/10), comune (>=1/100,< 1/10), non comune (>=1/1000,< 1/100), rar
o (>=1/10.000,< 1/1.000), molto raro <10.000), non nota. Disturbi del
sistema immunitario. Molto raro: anafilassi/reazioni anafilattoidi, co
mpreso lo shock con esito fatale. Disturbi del metabolismo e della nut
rizione. Raro: iperglicemia, ipoglicemia. Patologie del sistema emolin
fopoietico. Molto raro: disturbi dell'emopoiesi (leucopenia, trombocit
openia, agranulocitosi, anemia aplastica, eosinofilia, anemia emolitic
a). Disturbi psichiatrici. Molto raro: disturbi psichiatrici, depressi
one, disturbi del sonno, difficolta' di concentrazione. Patologie del
sistema nervoso. Comune: capogiro, cefalea, stordimento; non comune: s
opore, insonnia, sonnolenza; molto raro: meningite asettica, disordini
cognitivi, convulsioni. Patologie dell'occhio. Molto raro: disturbi v
isivi, opacita' corneale, papillite, neurite ottica retrobulbare, papi
lledema. Patologie dell'orecchio e del labirinto. Non comune: vertigin
e; molto raro: calo dell'udito, tinnito, disturbi dell'udito. Patologi
e cardiache. Raro: tachicardia; molto raro: scompenso cardiaco congest
izio, ipertensione, edema polmonare, palpitazioni. Patologie vascolari
. Molto raro: vasculite. Patologie respiratorie toraciche e mediastini
che. Molto raro: dispnea, asma, polmonite eosinofila, alveoliti. Patol
ogie gastro-intestinali. Comune: dispepsia, nausea, pirosi, dolore add
ominale; non comune: diarrea, costipazione, vomito; raro: ulcera pepti
ca con o senza emorragia o perforazione, emorragia gastrointestinale,
ematemesi, melena; molto raro: pancreatite, colite, ulcere aftose, sto
matite, esofagite, ulcerazioni intestinali, dolori addominali crampifo
rmi. Patologie epatobiliari. Molto raro: epatite, (compresi casi fatal
i), ittero. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Non comun
e: esantema (rash), prurito, orticaria; raro: angioedema; molto raro:
alopecia (solitamente reversibile), fotosensibilita', porfiria, eritem
a multiforme, reazioni bollose compresa la sindrome di Steven's-Johnso
n e la necrolisi epidermica tossica, eritema nodoso, eritema fisso, li
chen planus, pustole, eruzioni cutanee, Lupus Eritematoso Sistemico, r
eazioni di fotosensibilita' compresa la porfiria cutanea tarda ("pseud
oporfiria") o l'epidermolisi bollosa, ecchimosi, porpora, sudorazione.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Ra
ro: mialgia, debolezza muscolare. Patologie renali e urinarie. Raro: c
ompromissione della funzionalita' renale, glomerulonefrite; molto raro
: nefrite interstiziale, necrosi papillare, sindrome nefrosica, insuff
icienza renale, nefropatia, ematuria, proteinuria. Condizioni di gravi
danza, puerperio e perinatali. Molto raro: induzione del travaglio. Pa
tologie congenite, familiari e genetiche. Molto raro: chiusura del dot
to arterioso. Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella. M
olto raro: infertilita' (nella donna). Patologie sistemiche e condizio
ni relative alla sede di somministrazione. Raro: edema periferico, in
particolare in pazienti ipertesi o con insufficienza renale, piressia
(compresi brividi e febbre); molto raro: edema, sete, malessere. Esami
diagnostici. Molto raro: aumento della creatinina sierica, alterazion
e dei test di funzionalita' epatica, iperkaliemia. La segnalazione del
le reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione d
el medicinale e' importante, in quanto permette un monitoraggio contin
uo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
L'inibizione della sintesi delle prostaglandine puo' interessare negat
ivamente la gravidanza e/o lo sviluppo embrio/fetale. Risultati di stu
di epidemiologici suggeriscono un aumentato rischio di aborto e di mal
formazione cardiaca e di gastroschisi dopo l'uso di un inibitore della
sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. E' st
ato ritenuto che il rischio aumenti con la dose e la durata della tera
pia. Negli animali, la somministrazione di inibitori della sintesi del
le prostaglandine ha mostrato di provocare un aumento della perdita di
pre e post- impianto e di mortalita' embrio-fetale. Inoltre, un aumen
to di incidenza di varie malformazioni, inclusa quella cardiovascolare
, e' stato riportato in animali a cui erano stati somministrati inibit
ori della sintesi delle prostaglandine, durante il periodo organogenet
ico. Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori del
la sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a: tossicita'
cardiopolmonare (con chiusura prematura del dotto arterioso e ipertens
ione polmonare); disfunzione renale, che puo' progredire in insufficie
nza renale con oligo- idroamnios; la madre e il neonato, alla fine del
la gravidanza, a: possibile prolungamento del tempo di sanguinamento e
d effetto antiaggregante che puo' occorrere anche a dosi molto basse;
inibizione delle contrazioni uterine risultanti in ritardo o prolungam
ento del travaglio. Naproxene puo'o' passare nel latte materno. Il med
icinale e' pertanto controindicato durante l'allattamento. L'uso di na
proxene, puo'o' interferire con la fertilita' e di cio' devono essere
informati i soggetti di sesso femminile ed in particolare le donne che
hanno problemi di fertilita' o che siano sottoposte ad indagini sulla
fertilita'. Questo effetto e' reversibile con la sospensione del trat
tamento.