TERMADEC FEBBRE E DOL 10CPR500
Termadec febbre e dol 10cpr500
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Disponibilità: In riassortimento
Disponibilità: Disponibile online Farmacia Orientale Via Torti 128R
- Minisan del prodotto: 024931040
€5,80
DENOMINAZIONE
PANADOL 500 MG COMPRESSE RIVESTITE CON FILM
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Analgesici e antipiretici.
...
PRINCIPI ATTIVI:
Paracetamolo 500 mg.
ECCIPIENTI
Amido pregelatinizzato; amido di mais; talco; polividone; acido stearico; potassio sorbato; ipromellosa; triacetina.
INDICAZIONI
Trattamento sintomatico di stati dolorosi acuti (mal di testa, nevralgie, mal di denti, dolori mestruali) e di stati febbrili.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDARI
Ipersensibilita' al principio attivo o altre sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico e/o ad uno qualsiasi degli eccipienti; bambini di peso inferiore a 26 kg (eta' inferiore a 7 anni); grave insufficienza renale.
POSOLOGIA
Il medico deve valutare la necessita' di trattamenti per oltre 3 giorni consecutivi. Negli adulti la posologia massima per via orale e' di 3000 mg. Per i bambini e' indispensabile rispettare la posologia definita in funzione del loro peso corporeo. Lo schema posologico in rapporto al peso corporeo ed alla via di somministrazione e' il seguente (le eta', approssimate in funzione del peso corporeo, sono indicate a titolo d'informazione). Bambini di peso compreso tra 26 e 40 kg (circa 8-13 anni): 1 compressa alla volta, da ripetere se necessario dopo 6 ore, senza superare le 4 somministrazioni al giorno. Ragazzi di peso compreso tra 41 e 50 kg (circa 12-15 anni): 1 compressa alla volta, da ripetere se necessario dopo 4 ore, senza superare le 6 somministrazioni al giorno. Ragazzi di peso superiore ai 50 kg (piu' di 15 anni): 1 compressa alla volta, da ripetere se necessario dopo 4 ore, senza superare le 6 somministrazioni al giorno. Adulti: 1 compressa alla volta, da ripetere se necessario dopo 4 ore, senza superare le 6 somministrazioni al giorno. Nel caso
di forti dolori o febbre alta, 2 compresse da 500 mg da ripetere se necessario dopo non meno di 4 ore. Bambini di peso inferiore ai 26 kg (meno di 7 anni): il medicinale non deve essere somministrato. Pazienti anziani: la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovra' valutare
una eventuale riduzione dei dosaggi sopra indicati. In caso di insufficienza renale grave (CLcr inferiore a 10 ml/min), l'intervallo tra le somministrazioni deve essere di almeno 8 ore. Non superare le dosi consigliate.
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
AVVERTENZE
Non somministrare per oltre 3 giorni consecutivi senza consultare il medico. Nei rari casi di reazioni allergiche la somministrazione deve essere sospesa e deve essere istituito un idoneo trattamento. Usare con cautela in caso di alcolismo cronico, eccessiva assunzione di alcool, anoressia, bulimia o cachessia, malnutrizione cronica (basse riserve di glutatione epatico) disidratazione, ipovolemia. Il paracetamolo deve essere somministrato con cautela a pazienti con insufficienza epatocellulare da lieve a moderata (compresa la sindrome di Gilbert), insufficienza epatica grave (Child-Pugh superiore a 9), epatite acuta, in trattamento concomitante con farmaci che alterano la funzionalita' epatica, carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi, anemia emolitica. Dosi elevate o prolungate del prodotto possono provocare una epatopatia ad alto rischio e alterazioni a carico del rene e del sangue anche gravi. In caso di uso protratto e' consigliabile monitorare la funzione epatica e renale e la crasi ematica. Durante il trattamento con paracetamolo, prima di assumere qualsiasi altro farmaco controllare che non contenga lo stesso principio attivo, poiche' se il paracetamolo e' assunto in dosi elevate si possono verificare gravi reazioni avverse. Consultare il medico prima di associare qualsiasi altro farmaco.
INTERAZIONI
E' sconsigliato l'uso del prodotto se il paziente e' in trattamento con antiinfiammatori. Nel corso di terapia con anticoagulanti orali si consiglia di ridurre le dosi di paracetamolo. L'effetto anticoagulante del warfarin e degli altri derivati cumarinici puo' essere potenziato dall'uso regolare giornaliero e prolungato del paracetamolo, con aumento del rischio di sanguinamento; l'assunzione occasionale non ha effetti significativi. Usare con cautela e sotto stretto controllo durante il trattamento cronico con farmaci che possono determinare l'induzione delle monossigenasi epatiche o in caso di esposizione a sostanze che possono avere tale effetto (per esempio rifampicina, cimetidina, antiepilettici quali glutetimmide, fenobarbital, carbamazepina). I farmaci che rallentano lo svuotamento gastrico (es. propantelina) possono ridurre la velocita' di assorbimento del paracetamolo, ritardandone l'effetto terapeutico; al contrario, i farmaci che aumentano la velocita' di svuotamento gastrico (es. metoclopramide, domperidone) comportano un aumento nella velocita' di assorbimento. La somministrazione concomitante di cloramfenicolo puo' indurre un prolungamento dell'emivita del paracetamolo, con il rischio di elevarne la tossicita'. La somministrazione di paracetamolo puo' interferire con la determinazione dell'uricemia (mediante il metodo dell'acido fosfotungstico) e con quella della glicemia (mediante il metodo della glucosio-ossidasi-perossidasi). La contemporanea somministrazione di FANS o oppioidi determina un potenziamento reciproco dell'effetto analgesico. Il paracetamolo aumenta l'AUC dell'etinilestradiolo del 22%. Il paracetamolo puo' ridurre la concentrazione plasmatica della lamotrigina.
EFFETTI INDESIDERATI
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: eritema multiforme, rash cutaneo, sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica. Disturbi del sistema immunitario: angioedema, edema della laringe, shock anafilattico, asma. Patologie del sistema emolinfopoietico: trombocitopeia, leucopenia, anemia, agranulocitosi. Patologie epatobiliari: alter
azioni della funzionalita' epatica ed epatiti. Patologie renali ed urinarie: insufficienza renale acuta, nefrite interstiziale, ematuria, anuria. Patologie gastrointestinali: reazioni gastrointestinali. Patologie dell'orecchio e del labirinto: vertigini. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: broncospasmo in soggetti sensibili all'acido
acetilsalicilico o ad altri FANS.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
L'esperienza clinica con l'uso di paracetamolo durante la gravidanza e l'allattamento e' limitata. I dati epidemiologici sull'uso di dosi terapeutiche di paracetamolo orale indicano che non si verificano effetti indesiderati nelle donne in gravidanza o sulla salute del feto o nei neonati. Studi riproduttivi con paracetamolo non hanno evidenziato alcuna malformazione o effetti fetotossici. Il paracetamolo deve comunque essere utilizzato durante la gravidanza solo dopo un'attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. Il paracetamolo e' escreto in piccole quantita' nel latte materno. E' stato riportato rash nei bambini allattati al seno. Tuttavia, la somministrazione di paracetamolo e' considerata compatibile con l'allattamento al seno. Deve, comunque, essere usata cautela nel somministrare il paracetamolo alle donne che allattano.