PRALEN 6 COMPRESSE MASTICABILI FLACONE
Pralen 6 compresse masticabili flacone
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Disponibilità: In riassortimento
Disponibilità: Disponibile online Farmacia Orientale Via Torti 128R
- Minisan del prodotto: 102330065
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€20,30
DENOMINAZIONE
PRALEN COMPRESSE MASTICABILI
CATEGORIA FARMACOTERAPEUTICA
Antielmintici. Praziquantel, associazioni.
...
PRINCIPI ATTIVI:
Mebendazolo micronizzato 240 mg; praziquantel (microincapsulato) 20 mg.
ECCIPIENTI
Q.b.
INDICAZIONI
Trattamento delle infestazioni parassitarie del cane e del gatto, di piccola e media taglia, sostenute da nematodi (vermi tondi) e cestodi (vermi piatti). Gatti: Toxocara cati, Toxascaris leonina, Ancylostoma tubaeformae, Ancylostoma braziliense, Strongyloides spp., Taenia spp., Dipylidium caninum, Mesocestoides spp., Echinococcus spp.. Cani: Toxoc
ara canis, Toxascaris leonina, Ancylostoma caninum, Uncinaria stenocephala, Strongyloides stercoralis, Trichuris vulpis, Taenia ovis, Taenia pisiformis, Taenia hydatigena, Taenia multiceps, Dipylidium caninum, Mesocestoides spp, Echinococcus spp.
CONTROINDICAZIONI/EFF.SECONDARI
Nessuna.
USO/VIA DI SOMMINISTRAZIONE
Orale.
POSOLOGIA
Una compressa/8 kg peso vivo/die, per due giorni consecutivi (pari a 30 mg di mebendazolo/kg peso vivo/die e 2,5 mg di praziquantel/kg peso vivo/die). La compressa e' agevolmente divisibile in quattro parti, utilizzabili ognuna per trattare 2 kg peso vivo. Arrotondare sempre il peso dell'animale al numero intero superiore. Le compresse masticabili, risultano appetibili agli animali e vengono assunte spontaneamente salvo rare eccezioni; in questi casi possono essere sbriciolate ed incorporate in una piccola quantita' di cibo gradito o mescolate con crocchette. Durante il trattamento l'animale non perde vivacita' ne' appetito.
CONSERVAZIONE
Non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C. Conservare nel contenitore originale e tenere il flacone ben chiuso.
AVVERTENZE
Al fine di ottenere un efficace controllo dei parassiti il trattamento dovrebbe essere effettuato in base agli esiti dell'esame parassitologico sulle feci. Non e' necessario somministrare purganti ne' far osservare il digiuno all'animale durante il trattamento; e' buona norma, durante le sverminazioni, somministrare agli animali pasti piu' leggeri
del solito. E' preferibile somministrare il farmaco a stomaco vuoto e contemporaneamente a poco cibo gradito. Con la somministrazione del farmaco, secondo le modalita' indicate, si ottiene la totale scomparsa dei parassiti adulti; per eliminare le forme larvali di anchilostomi ed ascaridi e' necessario ripetere il trattamento completo dopo 60 giorni per le infestazioni da ascaridi e dopo 18 giorni per quelle da anchilostomi, dal termine del primo trattamento. Gia' fin dalla prima somministrazione ha inizio l'eliminazione dei parassiti; la scomparsa completa delle uova si ha di solito entro 10-15 giorni dall'ultima somministrazione. Pertanto l'esame delle feci per controllo dovra' essere effettuato dopo che sia trascorso il suddetto periodo di tempo. Durante il trattamento ed anche successivamente e' necessario effettuare, specialmente nei canili o negli allevamenti, le opportune operazioni di disinfestazione dei locali al fine di evitare le reinfestazioni. Inoltre e' opportuno venga effettuata la denaturazione chimica delle feci espulse dai soggetti trattati, al fine di interrompere la continuazione del ciclo parassitario. Precauzioni speciali per chi somministra il prodotto: in caso di contatto accidentale lavarsi accuratamente le mani. Le persone con nota ipersensibilita' ai principi attivi contenuti in questo medicinale devono somministrare il prodotto con cautela. Sovradosaggio: la somministrazione di dosi eccessive non provoca nessun sintomo, se non il vomito, che compare per il mebendazolo oltre i 500 mg/kg p.v. nel cane e 300 mg/kg p.v. nel gatto; per il praziquantel a 200 mg/kg p.v. nel cane.
TEMPO DI ATTESA
Non pertinente.
SPECIE DI DESTINAZIONE
Cani, gatti.
INTERAZIONI
Nessuna conosciuta.
EFFETTI INDESIDERATI
Nessuno.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Anche se il mebendazolo non ha evidenziato effetti teratogeni od embriotossici tipici di altri benzimidazolici, l'uso non e' raccomandato durante i primi quindici giorni di gravidanza.